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Siamo già nel 2017, abbiamo già lasciato le  prime timide orme in quest' anno tutto da scoprire, quest'anno che, come una barca, si spera possa traghettarci verso mari migliori. Siamo naufraghi in questa vita, naufraghi alla ricerca forsennata di una rotta da poter seguire, una rotta che ci allontani da quelle tempeste in mezzo alle quali, nostro malgrado , ci siamo trovati  spesso, come un fulmine a ciel sereno, maltrattando le nostre esistenze. Le nostre vite sono come barche che seguono un’unica destinazione da raggiungere. Per alcuni la navigazione è più facile di altri, in quanto si trovano a seguire rotte dove i pericoli sono minimi, altri invece si trovano davanti vere e proprie tempeste, mai un attimo di pace, sempre a dover prestare attenzione a quelle onde che ti fanno  sobbalzare da una parte all’altra, quelle onde che vorrebbero trascinarti nelle profondità di quel mare fatto di disperazione. Eppure seguiamo tutti la medesima destinazione e, in un modo o in un altro, la destinazione alla fine verrà raggiunta. Ognuno attraccherà la sua barca, più o meno malconcia, a quel molo. Ora, avere la barca grande o piccola, integra o a pezzi, importa poco, perché sono finite le bufere, non c’è più nessuna tempesta da affrontare, rimane solo tanta soddisfazione per aver attraccato la barca a quel Dio che, come un grande porto su acque calme e cristalline, accoglierà tutti, lanciando una fune per legare la barca al molo, con una piccola predilezione per quelle barche che, galleggiando a stento, mostrano tutta la fatica per essere riuscite infine a raggiungere la meta. Il suo primo pensiero sarà tutto per i naufraghi di quelle barche:" Figli miei-dirà- avete navigato su una rotta che vi  ha portato in mari non sereni per raggiungermi, ma testardamente ogni qual volta le onde vi costringevano a remare in quel  mare di tormenti, avete alzato la testa per vedere, seppur in lontananza, un mio segnale, ed in quel mare avete navigato con caparbietà per raggiungermi, sfidando ogni ostacolo. Le vostre pene finiscono qui, il Paradiso è alla portata di tutti, la beatitudine è l’aspirazione primaria che ogni uomo dovrebbe avere, ma in pochi la coltivano, pochi sono disposti a combattere per raggiungerla, perché costa fatica. La beatitudine non è mai sulle barche dei primi, ma a remare sulle barche assieme agli ultimi, per infondere loro il coraggio necessario

per raggiungere il mio porto. Beati voi

ultimi che, con tanto sacrificio, avete

remato per raggiungermi, perché per primi entrerete nel mio regno".  

Naufraghi in questa vita

     Antonino Taverniti
                                                                        alias  Kalabrone Parlante

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