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Ci siamo, a breve chiuderemo un altro capitolo della nostra vita, archivieremo questo 2016 riponendolo come gli altri anni già passati negli scaffali dei ricordi. Un anno che abbiamo vissuto, una pagina che abbiamo scritto, una pagina che parla di noi. Una pagina che segue altre pagine già scritte in precedenza, una pagina che anticipa future pagine ancora tutte da scrivere. Ci sono alcune pagine troppo dolorose che avremmo voluto strappare, ma non si può, devono rimanere li ben visibili per dare il senso a tutte quelle pagine ancora da scrivere, ben visibili anche per capirne bene il senso di tutte quelle pagine che abbiamo già scritto. La nostra vita cari amici è come un romanzo, lo si gusta dopo averlo letto per intero, sfogliandolo pagina dopo pagina, soffermarsi su quello che si sta leggendo, inumidirsi le dita di saliva per sfogliare la pagina successiva, e cercare di fantasticare su quello che potremo andare a leggere. Delle volte nel leggere da una pagina poco edificante ci si convince di trovare quella continuità anche nella pagina successiva, nel vivere un anno doloroso,  inconsciamente si proietta quel dolore negli anni a venire, facendone la base su cui costruire i nostri domani, scriviamo una pagina nuova prendendo appunti da quella pagina vecchia causa del nostro non sereno vivere. La vita ci da sempre la possibilità di correggere il nostro futuro, il romanzo è ancora in fase di scrittura, soffermarsi sulla singola pagina per dare un giudizio sull’intera opera, sarebbe figlio di un giudizio menzognero, soffermarsi sul singolo o su più episodi dolorosi della nostra vita, per dare una chiave di lettura di tutta la nostra vita, anche quella futura, sarebbe poco confortante, è un mortificare la vita stessa che chiede solo di essere vissuta. Si nasce camminando di pari passo con la felicità, viviamo  rincorrendo la felicità, anche quando delle volte sembra che essa abbia preso una strada diversa dalla nostra, cadiamo in preda allo sconforto, ci si sente soli ed abbandonati, ma quando meno te l’aspetti te la trovi di nuovo ad incrociare la tua strada, si ritorna a camminare ancora una volta insieme,  per sfuggirci di nuovo correndo davanti ai nostri passi, ma allo stesso tempo invitandoci a proseguire il nostro cammino, a camminare strade nuove, a scrivere nuove pagine di vita lasciando spazi vuoti dove essa possa entrare e lasciare il segno del suo passaggio. Guardiamo sempre con attenzione agli incroci disposti sulla nostra strada, si tratta solo di avere pazienza, forse non sarà il primo, passeranno magari altri 100 incroci, 100 appuntamenti con la felicità andati a vuoto, siate testardi, rimanete sempre vigili, guardate sempre bene anche in lontananza, e se la si vede arrivare fermatevi per darle precedenza, avete tutto il diritto alla felicità, fate che faccia da apripista alla vostra vita, e non mettete mai la parola fine al romanzo che state scrivendo, lasciate l’ultima pagina in bianco, tutta da scrivere, in sospeso perché il romanzo della vita inizia in terra, per continuare in quell’angolo di mondo chiamato Paradiso, da dove potremo scrivere su quella pagina lasciata in bianco il giudizio finale all’opera appena conclusa “Eternamente felici in Dio”. Vi auguro che questo 2017 sia per voi l’inizio della svolta, e che la felicità vi segua in ogni vostro passo e vi conduca alla serenità del cuore, buon anno !!!

L'anno che sta arrivando...

     Antonino Taverniti    

                                                         alias  Kalabrone Parlante

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