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Aria di Natale"Ninne nanne per le vie del paese"

Ci sono alcuni ricordi di bambino, vissuti con l’innocenza da bambino che sono destinati ad accompagnarti per tutta la vita. Dimorano in quell’angolo di memoria, riposti come vestiti fuori stagione, ma custoditi in attesa che arrivi il loro tempo per poterli di nuovo indossare. In determinati periodi scalpitano come puledri irrequieti, che cercano in ogni modo di uscire fuori dai quei recinti alzati dai guardiani del tempo, per galoppare fino ad arrivare al centro del cuore, correre tra i suoi sentieri seminando emozioni. Emozioni che sanno di antico, tramandati da generazioni in generazioni, ma ogni volta l’emozione provata è uguale a quella degli anni passati. Nel mio caro paesello è prossima l’uscita di notte per le strade di giovani musicanti e musicanti improvvisati, passano per ogni via e viuzza suonando musiche Natalizie “A Ninna Nanna”, una dolce melodia che si spande per tutto il paese come l’aria che respiriamo, delicata come la luce soffusa della luna, si fa largo dolcemente nei nostri pensieri per calmarli aiutandoci a conciliare il sonno. Addormentarsi con quella appunto “ Ninna Nanna Natalizia”, nei tempi che furono era un modo per dimenticarsi dei problemi giornalieri appena conclusi, ma allo stesso tempo un modo per stimolare la mente e contagiarla con la speranza del Natale, con la nascita di Gesù, quel bambino che nasce si fa strada nei nostri cuori portando con se nuove speranze da covare, ed il fatto che quella musica la si ascoltava quando si era in procinto di addormentarsi aiutava il sonno ad impadronirsi delle ultime volontà di quel corpo vigile.. sveglio, nel caso poi si era già a dormire, era un dolce risvegliarsi tra quelle note che dondolavano placando il cuore. Nei miei anni di lontananza da casa per lavoro, queste sono le cose che più mi hanno fatto sentire la nostalgia del mio paese, e sapere che in quel momento magari proprio davanti casa mia si stava respirando quella magia, mi addormentavo con quel groppone in gola. Sono questi apparentemente piccoli dettagli che ti legano ulteriormente al tuo paese, a quei luoghi dove si è vissuti nell'età adolescenziale. Spesso mi sento chiedere... se abbia fatto bene a ritornare a fare di questi luoghi di nuovo la mia casa, in questi luoghi dove vivere la vita onestamente costa doppi sacrifici per via di uno sviluppo economico ben lontano da quella soglia di benessere che magari trovi in altre parti d'Italia, premetto che mi sono sempre trovato benissimo ovunque mi trovassi a lavorare, ho sempre trovato rispetto e cordialità ovunque, ma un leone lo puoi crescere in cattività in qualunque posto del mondo, non gli farai mai mancare nulla, ma lui nei suoi sogni si ritrova sempre a correre nella sua savana. Detto questo, accogliamo con gioia e con riconoscenza a chi si appresta a colorare le nostre notti, a chi si appresta a sfidare il freddo di queste notti di dicembre suonando per le vie del paese le musiche di Natale. Questa magia che di anno in anno si rinnova, questa magia che ha le radici lontane in un passato quasi dimenticato, ma che attraversa il tempo ed arriva a noi nel presente sempre come gradita sorpresa.​  

 

     Antonino Taverniti    

                                                         alias  Kalabrone Parlante

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