
Il 24 agosto 2016 alle 3:36,
l'ennesima catastrofe della
natura svegliava di soprassalto l’area del centro Italia compresa fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con un forte sisma di magnitudo 6,0. Interi paesi rasi al suolo... Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto... molte le vittime.
24 agosto 2016
Scende la notte
trovandomi del tutto impreparato
in questo giorno
che sembra non aver mai fine
con quest’ultimo tramonto
che lega la speranza alla rassegnazione
è l’ora dei silenzi
che corrono dietro a troppi pensieri
senza ali ed affranti
il cuore soffre
soffre in silenzio e tace
gridando il suo dolore
al giorno appena terminato
chiedendo a Dio
cosa hai provato
nel veder un popolo in ginocchio
non in preghiera a te raccolto
per onorare il tuo nome
senza forze devastato
da questa natura
da sempre madre premurosa
ora matrigna
con il suo amore che adula acceca
e spesso inganna
furia senza occhi che ovunque passi
marchi il tuo territorio come i cani
impregnandolo con il tuo odore
di morte e distruzione
ti chiedo Dio se ascolti
negli altri giorni già pronti per futuro
colora il cielo di consolazione
e toglie poi se vuoi anche le nuvole
lasciando il sole splendere più forte
per asciugare l’Anima dalla disperazione
e ancora poi se credi toglici dal cuore
il freddo dell’inverno
e fa che le stagioni
siano fatte solo di primavera
per risvegliare dal letargo
la coscienza non quella delle apparenze
ma quella vera
riempi poi di stelle tutto il firmamento
e falle brillare sempre oltre anche la notte
perché il buio non vinca mai
dov’è già passato il vento della morte
vesti poi la luna
con abiti e colori mai visti prima
e fai capire a chi soffre
che tu buon Dio di tutti noi
nessuno mai abbandona.